Bacajà – Festival internazionale del teatro popolare
Al via la quarta stagione del Festival Internazionale di Teatro Popolare “Bacajà!”, che dal 15 al 23 luglio ritorna per confermare il grande successo delle edizioni precedenti. Anche quest’anno Bacajà!, organizzato dal Centro Teatrale Senigalliese in collaborazione con il Comune di Senigallia, proporrà una ricca offerta di spettacoli che vedranno salire sul palco attori e maestri di fama nazionale e internazionale.
“Come ogni anno – afferma il sindaco Maurizio Mangialardi – il Bacajà! porterà il meglio della produzione nazionale ed europea del teatro popolare, grazie a una proposta di grande qualità divenuta ormai un appuntamento fisso all’interno del nostro cartellone di eventi estivi. E come sempre sarà anche un’occasione di formazione, grazie agli stage che durante il Festival vedranno protagonisti due maestri indiscussi, Carlo Boso e Andrea Cavarra”.
“Il Bacajà! – spiega David “Zanza” Anzalone – è una tappa, forse la più importante, di una rete di attività culturali portate avanti dal Centro Teatrale Senigalliese, volta alla produzione e alla promozione del teatro delle origini, il teatro che non è evasione o divertimento fine a sé stesso, ma si pone interrogativi per indagare a fondo la società. A tal proposito, quest’anno il Festival sarà dedicato a Dario Fo, del quale con lo spettacolo di Ugo Dighero riproporremo la sua opera più famosa, Mistero Buffo, e Franca Rame, poiché crediamo che la loro esperienza artistica e politica sia una filosofia utile da cui ripartire”.
Gli spettacoli, che avranno tutti inizio alle ore 21,30, si svolgeranno ai giardini della scuola Pascoli e saranno a entrata libera a eccezione della data del 23 luglio, che avrà un costo di 10 euro.
Inoltre, anche quest’anno, sono previsti due stage di alta formazione teatrale. Il primo, dal 15 al 19 luglio, sarà condotto da Andrea Cavarra e sarà un Laboratorio di costruzione della maschera di cuoio. Durante il laboratorio, partendo da una matrice già esistente del catalogo dell’atelier Erriquez&Cavarra, attraverso l’uso di tecniche e utensili della tradizione, ogni partecipante realizzerà, sotto la guida dell’insegnante, una delle tipiche maschere di Commedia dell’Arte. Al termine del corso le maschere realizzate rimarranno ai partecipanti. Il secondo, dal 16 al 22 luglio, tenuto da Carlo Bosio, sarà dedicato all’Arte della Commedia, con approfondimenti riguardanti la storia della Commedia dell’Arte, le tecniche espressive della Maschera, i principi di drammaturgia, l’improvvisazione e le attitudini dei tipi della Commedia.
Tutte le informazioni relative al Festival sul sito www.bacaja.com o sulla pagina Facebook “Bacajà”.
Questo il programma del Bacajà! 2017:
Sabato 15 luglio – La leggenda del pescatore che non sapeva nuotare (Il carro dell’Orsa – Gitiesse Artisti Riuniti). Di Agnese Fallongo, con Eleonora De Luca, Teo Guarini, Agnese Fallongo, Domenico Macrì, regia Alessandra Fallucchi. La giovane compagnia romana porta in scena uno spettacolo con musiche dal vivo nato dalle interviste fatte a persone anziane del centro-sud Italia, appartenenti alla generazione della prima metà del ‘900. La generazione dei nostri nonni, della seconda guerra mondiale, dei mestieri fatti con le mani, della terra e del mare. Storie che si mescolano con le leggende popolari e che, semplicemente, meritano di essere ascoltate.
Domenica 16 luglio – 8 Marzo (La Premiata Ditta Lulù e Lilì). Di Carlo Boso, con Emanuela Bolco, Cinzia Brugnola, regia Carlo Boso. è una carrellata di scene ideata da due attrici Lulù e Lilì, carrellata destinata a far scoprire e riscoprire il ruolo ricoperto dalla donna quale protagonista di una dinamica teatrale che dalla Grecia antica ad oggi ha grandemente contributo allo sviluppo e al mantenimento della democrazia.
Martedì 18 luglio – La parola del silenzio. Di Elena Serra, regia Eugenio Allegri. Uno spettacolo che fa dimenticare allo spettatore la storia personale per parlare dell’Universale attraverso il corpo. Questo corpo, che a Teatro è il primo strumento capace di trasmettere l’essenziale. La parola del silenzio è uno spettacolo fatto di ironia e passione, per uscire dal silenzio e far brillare l’immagine antica e spesso dimenticata dell’arte primordiale del mimo.
Giovedì 20 luglio – La ridiculosa commedia della terra contesa (I nuovi scalzi). Con Savino Maria Italiano, Olga Mascolo, Ivano Picciallo, Piergiorgio Maria Savarese, regia Claudio De Maglio e Savino Maria Italiano. Lo spettacolo affronta il tema del Potere economico e della speculazione edilizia aprendo la riflessione sui temi della proprietà, del dominio politico, della convivenza, della corruzione, dell’opportunismo, dello sfruttamento. Oltre questi temi la storia si apre anche al tema dell’amore, declinandolo sia nell’amore fra innamorati, ma anche nell’amore per la giustizia e per la terra come bene comune e risorsa universale.
Venerdì 21 luglio – Tributo a Giorgio Gaber (Formazione Minima). Di e con Lorenzo Bartolini e Lorenzo Gasperoni Con lo spettacolo “Tributo a Giorgio Gaber” il duo musical teatrale intende proporre una summa ragionata dei brani più significativi del repertorio gaberiano attraverso l’esperienza accumulata in più di cinque anni e cento serate di spettacoli-omaggio al grande cantattore. Giorgio attribuiva un valore cruciale al senso di appartenenza, alle radici, alle identità comunitarie, e solo grazie a questo appassionato rispetto poteva frugare nelle loro contraddizioni, nella loro crisi. I Formazione Minima vogliono portare avanti questa linea, che forse disturba, spiazza, ma pretende una partecipazione che non può essere passiva: smuove le coscienze, le vivifica, le rende tali!
Sabato 22 luglio – Spettacolo degli allievi degli stage Bacajà! Performance finale degli allievi degli stage di Andrea Cavarra e Carlo Boso, diretti dallo stesso Carlo Boso.
Domenica 23 luglio – Ugo Dighero in Mistero Buffo di Dario Fo. Ugo Dighero propone in teatro due grandi monologhi di Dario Fo rivisti nella sua chiave personale: “Il primo miracolo di Gesù bambino” e “La parpàja topola”. Si tratta di due tra i brani più famosi del repertorio di Fo che uniscono un grande divertimento ad un forte contenuto, il tutto condito con la leggerezza e la poesia tipici dei racconti dell’autore italiano più rappresentato nel mondo. Il ritmo incalzante e l’interpretazione simultanea di tutti i personaggi delle due storie, consentono a Dighero di mettere in campo tutte le sue capacità attoriali dando vita ad una galoppata teatrale che lascia senza fiato.