Storia
Località antichissima , scavi effettuati nel 1913 hanno portato alla luce utensili e manufatti risalenti al periodo Neolitico abitato allora con 5/6 capanne.
Fu poi interessata dalla presenza di un distaccamento romano successivamente si stanziarono i Bizantini, lo stesso Filetto secondo alcuni studiosi farebbero risalire l’etimo del toponimo ad una sezione dell’esercito Bizantino.
La Chiesa
La prima volta che viene scritta Santa Maria del Filetto risale al maggio dell’anno 808 allorquando il Duca Sergio concesse in affitto un appezzamento di terra vicino a detta Chiesa.
Successivamente la Chiesa divenne di proprietà dei Cavalieri Gerosolimitani tramite la Commenda San Marco di Fano, un ordine cavalleresco nato durante la prima crociata, tracce dei cavalieri le troviamo solo ad una sepoltura, quella del capitano dei cavalieri di Malta Fra Carlo Chigi, durante il pontificato di Alessandro VII detto cavaliere era vice comandante della castellania di Santangelo.
Fra Carlo la sera del 15 di ottobre del 1683 si mise a letto con un pochino di febbre, spirò il 19 dello stesso mese, prima di morire ordinò che il suo cadavere fosse portato per la sepoltura alla Chiesa del Filetto in quanto quella era la sua parrocchia.
Della loro presenza rimangono dei bellissimi cabrei che possiamo vedere a Roma nella sede dei cavalieri di Malta, un cabreo (del 1600 circa) si trova in una chiesa di Senigallia
La grande foresta
Fino al 1300 parte del territorio era coperto da un fitta foresta, si narra abbattuta per ricostruire Senigallia dopo la devastazione portata dal Doria, di quell’antico bosco rimane una via “strada della foresta 1^ e 2 braccio” oltre a delle macchie tuttora visibili, di notevole interesse è il transito di via via del Termine strada che divide il confine tra il territorio di Senigallia e quello di Ostra.
In linea generale il territorio è collinare parte di esso è ancora chiamato con toponimi antichi , quali rose gialle acqua salata la citata via della foresta, grottino, ville franche.
Una parroco inventore
Don Rafaele Argentati (parroco al Filetto sino al 1928) , detto parroco nel 1840 alla presenza del matematico Maierini collaudò un motore un motore aereo di sua invenzione per dirigere i palloni areostatici .
Vale la pena fare una passeggiata al Filetto, si trova un territorio prettamente rurale, non ci esistono fabbriche ne impianti tecnologici, si respira aria pure e si gode dei bellissimi affacci sul sottostante mare, allungando lo sguardo si ammirano gli appennini con il san Vicino che svetta.
