Storia
I primi documenti relativi a Roncitelli risalgono all’anno 1000, in documenti appartenenti per lo più all’Eremo di Santa Croce di Fonte Avellana (abbazia nella quale è esposta una lapide di Dante).
Con l’avvento dei Franchi, quando Senigallia fu affidata ai Marchesi di Ancona e poi concessa ad un conte che favorì gli insediamenti nella campagna circostante.
È significativo il fatto che tra il X e il XII sec. nel territorio di Roncitelli compaiano numerose chiese andate distrutte nel tempo, ma ancora individuabili dai resti.
Il castello di Roncitelli sorge tra la fine del 1200 e l’inizio del 1300. La sua difesa è affidata attorno al 1350 dai Malatesta a Filippuccio di Tano Baligani di Jesi.
Nel 1355 ne prende possesso il cardinale legato Egidio Albornoz, inviato da Papa Innocenzo VI, e coi viene nominato capitano del castello.
Il castello Cicchino e la storia recente
Egli ha il compito di amministrare la giustizia e di mettere ordine pubblico.
Nel castello di Roncitelli veniva la famiglia Mastai a trascorrere tempo libero nella loro villa di proprietà.
Uno dei nove figli, Giovanni Maria Battista Pietro Pellegrino Isidoro Mastai Ferretti (Senigallia, 13 maggio 1792 – Roma, 7 feb. 1878), che fu Papa Pio IX (1846–1878).
Una volta diventato papa si ricordò di Roncitelli, di Senigallia dove aveva passato l’infanzia. Fece costruire a sue spese la chiesa San Giovanni Battista, che si trova nella piazza centrale del paese dove si trova il monumento dei caduti delle due guerre.
Nel primo decennio del 2000, i paesani ne hanno fatto la rievocazione storica per l’evento della consegna ed ha esposto anche una documentazione storica dei fatti rilevanti al paese degli ultimi 100 anni, all’associazione Chiave di Cicchino
La vita paesana degli ultimi 100 anni.
Le esposizioni vanno dalla costruzione della Casa del Popolo (1913), all’avvento del fascismo, allo sviluppo della mezzadria fino alle guerre e all’emigrazione della gioventù tra Svizzera e Germania.
La ripresa si è vista valorizzando gli artisti in erba, mettendo in scena la vita e i costumi che si vissero nel paese dal dopoguerra a oggi.
Questi aspetti sono visibili nell’esposizione dell’associazione Chiave di Cicchino, situata nel centro storico di Roncitelli: una documentazione storica, un vero museo per Roncitelli.
