La Vigor Senigallia non c’è più, il fallimento è arrivato alle soglie di un secolo di storia. Nata nel 1921, è una delle società più antiche delle Marche che vanta tra i fondatori, un gruppo di appassionati locali, tra cui spicca Arturo Medi padre dello scienziato Enrico. E da allora, i senigalliesi sono sempre rimasti legati ai colori rossoblù, nonostante la Vigor Senigallia abbia sempre militato in serie minori. Le prime difficoltà economiche risalgono al 1985, quando la squadra della città fu esclusa dai professionisti dalla Covisoc, per inadempienze finanziarie. Una brutta pagina scritta a trent’anni di distanza dal sogno, lo spareggio per la C1 con la Mestrina a Modena il 6 giugno del 1982. Ad indossare la maglia della Vigor Senigallia è stato anche il calciatore Renato Cesarini che in una partita contro l’Ancona segnò proprio nei minuti finali, “in zona Cesarini”. Un appuntamento fisso domenicale per tanti senigalliesi che ora sperano in una rinascita della squadra. Il legame della città con la Vigor Senigallia non è sciolto, nemmeno adesso che la squadra non è stata iscritta al campionato. Mercoledì si è svolta un’assemblea pubblica per tentare di ricostruire una squadra che riparta da zero. L’impegno arriva dai tanti che negli anni si sono sempre spesi per i rossoblù e che continuano a credere nel sogno. L’invito è aperto anche alle autorità e agli imprenditori locali. A spendere parole per la Vigor Senigallia tanti politici locali, ex giocatori, ma soprattutto tifosi da sempre legati ai colori della città.
(foto di Senigallia Notizie)
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