Una storia che si perde nella notte dei tempi
Gli storici sono unanimemente concordi sulla origine antica di Montignano. Le opinioni divergono sull’interpretazione del nome. Mons Ignanus (monte di fuoco), alcuni lo riferiscono a fuochi di segnalazione altri a fuochi di distruzione. Le due ipotesi possono naturalmente fondersi.
Sicuramente il suo percorso storico è legato alla vicina Senigallia, dai Galli al Medio Evo. La torre feltresca rimane a perpetua testimonianza. Per questo legame ha conosciuto momenti di fulgore e tragiche distruzioni.
Quali testimonianze rimangono di tutto questo? Mons Ignanus prima Montagnano e Montignano poi, sono sempre segnati in antiche mappe; la terra, come dice lo storico Tiraboschi, “ha sempre vomitato” reperti di interesse archeologico, spesso adoperati dai contadini quali sussidi agli attrezzi agricoli o come materiale di riempimento nelle costruzioni o peggio, preda di “archeologi” senza scrupoli.
L’ipotesi che Montignano facesse parte di una grande città romana, Sextia, viene presa in esame dagli storici Trusiani e Bradimarte, i quali teorizzano che la località sia stata distrutta dai barbari. Testimonianza importante relativa alla storia romana del vecchio borgo è il bassorilievo che si trova infisso all’interno della chiesa parrocchiale “S.Giovanni Battista”.
La storia più recente del Borgo si può rilevare dal prezioso archivio parrocchiale, “nascitorum” “matrimoniorum” e “mortorum” a partire dal 1596. In quei libri, ben conservati, c’è la storia delle famiglie del territorio, le grandi epidemie, le incursioni corsare, momenti di gioia e di dolore.
I Ruspoli a Montignano: la villa
La nobile famiglia romana, a fine ‘800, costruì una villa a Montignano, posta al centro del vecchio borgo, il manufatto fu soprattutto luogo di villeggiatura. I montignanesi ricordano il principe Emanuele come artefice della massiccia emigrazione verso le sue terre coltivate a cotone lungo il fiume Mississippi (USA).
Quando ai primi del ‘900 i Ruspoli lasciarono Montignano, la villa passò a vari proprietari, fino a diventare edificio scolastico. Dopo terremoti ed incuria, l’edificio venne demolito. A ricordo della villa e dei sui fasti, rimane un cancello in ferro battuto.
Chiesa S.Giovanni Battista
Costruita sulle ceneri di un vecchio tempio, devastato dal terremoto del 1930, la chiesa, di stile neo-romanico, ha al suo interno tele e oggetti sacri di grande valore storico e un importante organo Callido costruito nel 1770.
La torre feltresca
La torre presenta la stessa struttura della Rocca Malatestiana di Cattolica, è chiamata “Tor Feltresca”. In tutte le mappe del Ducato di Urbino è indicata come “Tor Fagiola”, potrebbe essere stata costruita proprio dai Montefeltro verso la fine del 1400.
Sicuramente venne innalzata quale osservatorio per segnalare le incursioni dei corsari turchi che, allora, infestavano l’Adriatico. Una leggenda, non supportata da fatti reali, dice che la Torre sia collegata con una galleria sotterranea con la Rocca di Senigallia.
Nel 1886 venne acquistata dal principe Emanuele Ruspoli, lo stemma araldico, in ceramica policroma, di forma circolare con una corona e le iniziali E-M. è murato nella facciata della torre.
Personaggi illustri nati a Montignano
Gian Battista Marotti (1834-1907) – uno dei più grandi ingegneri ferroviari italiani.
Renato Cesarini (1906-1969) – Giocatore della Juventus e della nazionale italiana.
Odoardo Rossini (1883-1957) – imprenditore nel mondo dello spettacolo.
Mauro Mangialardi